Si può fare tutto anche con un listello di legno e una tavoletta di cera, per carità, ma trovo più rassicurante rimanere curiosa e provare tutte le diavolerie della mia cartoleria sotto casa.
Nel caso del disegno ogni punta è l’inizio di una relazione che coinvolge almeno tre elementi: la pagina, lo strumento e tu.
Ogni interazione avrà come resto inevitabile la creazione di un segno, una rappresentazione che parlerà prima a noi e poi al mondo. È lo sbobinamento del dialogo costante tra budella e pensiero.
Sì perchè è questo che facciamo ogni volta che riempiamo una pagina, che annodiamo della lana o creiamo in genere: ci prendiamo uno spazio. Costruiamo fuori da noi un mondo altrimenti destinato a rimanere dentro, occupiamo ambienti che, con il tempo, ci sentiremo libere di abitare.
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